Non è che qui si voglia stare a criticare il governo a ogni costo, però la sovrattassa sul porno fa un po' ridere. Almeno nella forma in cui è espressa. Scrive il Corriere.it
Il decreto del Consiglio dei ministri riassume cosa si intende per porno: giornali e riviste specializzate, compresi dvd e materiale allegato e «ogni opera letteraria, teatrale e cinematografica, audiovisiva o multimediale, anche realizzata o riprodotta su supporto informatico o telematico in cui siano presenti immagini o scene contenenti atti sessuali espliciti e non simulati tra adulti consenzienti».
Cioè se gli atti sono simulati oppure gli adulti non sono consenzienti (oppure, peggio, se c'è di mezzo una minorenne svedese o thailandese...) non si paga la sovrattassa? E soprattutto: chi controlla se l'atto è simulato o meno? Ci sarà un ispettore ministeriale in scena? L'addetto Siae a luci rosse...
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3 giorni fa
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