In commissione giustizia della Camera è passato l'articolo del disegno di legge del governo che vieta la diffusione di notizie su inchieste giudiziarie fino al termine dell'udienza preliminare. Insomma: completo bavaglio all'informazione per mesi e mesi. Con una norma del genere non avremmo saputo nulla di Tangentopoli (almeno fino ai processi), scalate di furbetti del quartierino, Parmalat e altro ancora. Quasi tutto. A rigor di logica, potremmo tranquillamente andare a votare un sindaco (o un presidente del consiglio...) indagato per truffa, pedofilia, corruzione, omicidio, abigeato. Gli stessi media non è che si siano troppo stracciati le vesti (è già stato fatto preventivamente, vero, ma ora siamo arrivati al dunque). Oggi spicca solo la Stampa per l'attenzione al tema, Repubblica ne parla così così, il Corriere zero, il Carlino pure in allegra e spensierata compagnia di tanti altri. Sui portali internet non ce n'è traccia: meglio concentrarsi su Batwoman lesbica!
La norma appare così draconiana e incredibile (cozza contro il buon senso di qualunque società democratica avanzata, e forse per questo da noi non c'è un grande scandalo) che mi viene da pensare: o tutti sono contenti di essere esentati dall'affrontare temi rognosi (molto meglio intervistare l'amico politico o fare la cronaca della festa paesana) oppure tutti pensano che tanto siamo in Italia e tutto andrà avanti come prima malgrado le nuove leggi. Inquietante, in entrambi i casi.
Analisi del voto
2 giorni fa
4 commenti:
Ho apprezzato molto l'abigeato... in tempi di vacche magre!
Emanuele, vedo che quelli di italianews vi hanno messo lo sfondo nero nelle pagine del Carlino ( e in tutte le altre), volevo chiedere: ma sono impazziti?
Dicono che è una forma di partecipazione alla giornata per il risparmio energetico... anche se mi pare dispendioso per le diottrie!
ah meno male ;)
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