La raccolta differenziata porta a porta va di modissima. A parole sono tutti d'accordo. Non solo gli ambientalisti ma anche legioni di politici di destra e sinistra (eccetto quelli legati al carro delle aziende degli icneneritori che ovviamente hanno sempre più bisogno di roba da bruciare, altro che riciclare!). Poi, sul campo, arrivano le rogne. Non tanto perché i cittadini siano anti-ambientalisti o testoni. Ma perché la messa in pratica dei sistemi di raccolta segue spesso regole cervellotiche e burocratiche, si scontra col senso comune e non tiene conto dei problemi terra terra (i pesci che puzzano e i pannoloni che fanno altrettanto). Tutto questo per dire che anche a casa mia, a Forlì, sta per partire il porta a porta e temo sfracelli. L'assessore all'ambiente ha comunicato giusto oggi che la giunta (mi viene da pensare: obtorto collo) ha dato il tanto sospirato via libera alla sperimentazione in due quartieri (Ronco e San Lorenzo). Si dice: l'hanno fatta in altre città, i forlivesi non possono essere da meno. Ho qualche timore. Ci sarà da divertirsi.
1 commento:
il titolo è bellissimo :)
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