Tra merda nel ventilatore e presunti froci cattolici, nello scarso pubblico di lettori di quotidiani resta un senso di confusione generale, magari di scandalo frammisto a schifo. In un paese rudemente omofobo come l'Italia il povero Boffo soccombe nel gioco del moralizzatore svergognato (ma perché ciò non accade a Berlusconi? Mah...) e fatta la tara all'entusiasmo delle opposte tifoserie emerge addirittura una qualche considerazione per Feltri. ''Non condivido le sue idee, ma almeno lui è un giornalista con le palle'' si dice al bar (e pure in redazione). Errore (per mancanza di memoria, tipico in Italia). Feltri è un cacasotto come gli altri. Forse peggio. Nessuno si ricorda più che fece nel '97? Dopo due anni di linciaggio contro Di Pietro (scriveva sul Giornale di un suo favoloso tesoro frutto di manovre losche tipo tangenti...), schivò una grandinata di querele con due paginate di pietose scuse, titolate 'Il tesoro non esiste'. E a seguire salamelecchi con Tonino che, sventurato, rispose. E non macellò il Giornale di querele. Se questo è un giornalista con le palle... Fede è un toro.
1 commento:
devo contraddirti, fede è un cancro (24 giugno) ;-)))))))))
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