L'Italia precipita ancora nella
classifica della libertà di stampa di Rsf. Scende dal 44° al 49° posto. Risultato ampiamente atteso, si potrebbe dire. Se non che stonano un po' altre prestazioni: tipo gli Usa che risalgono di botto dal 40° al 20°, merito dell'aria nuova portata da Obama. Che? Lo stesso che berlusconianamente attacca a testa bassa Fox considerandolo alla stregua di un partito? C'è qualcosa che non va, come in tutte le classifiche che vengono tirate da una parte e dall'altra secondo la tifoseria. Rsf non fa eccezione: la graduatoria scaturisce da un questionario sottoposto a associazioni di settore e a giornalisti di tutto il mondo. Logico che le percezioni (diciamo così) siano più incisive della realtà oggettiva. In ogni caso, il disastroso piazzamento dell'Italia è segno di come ci vedono nel mondo. E non è un bel risultato.
Nessun commento:
Posta un commento