mercoledì 12 marzo 2008, Veltroni a Forlì
Ad ogni tappa del suo tour elettorale col pullman verde, il candidato premier Walter Veltroni si è fatto invitare a pranzo o a cena da una famiglia di 'gente comune', forse per dimostrare che è vicino al popolo, che è alla mano, forse per scroccare un pasto (la campagna elettorale costa...) o forse per imitare i Simpson (vedi video). Solo a Forlì, la settimana scorsa, ha saltato questo appuntamento gastronomico che è diventato un po' il marchio del suo tour. Si è detto che Walter ha digiunato perché in serata doveva parlare a Bologna, andava di corsa, c'era Prodi al telefono che lo aspettava, deve perdere due chili, eccetera eccetera.
No, la realtà è che la cena forlivese di Walter c'è stata. E i soliti giornali di regime (L'Unità, Repubblica, IL Carlino) l'hanno censurata. Ecco com'è andata veramente.
Ore 20. Walter Veltroni con un codazzo di addetti stampa, collaboratori e piddini forlivesi si avvicina al cancello della residenza di Wolmer Casadei, il cittadino selezionato per accoglierlo a cena. Lo ha scelto personalmente l'assessore comunale Gabriele Zelli, estraendo il nominativo dal suo personale database: Casadei è risultato l'unico forlivese presente per sei anni consecutivi a tutte le conferenze sui personaggi storici forlivesi (da E' Gob ad Bartlett al vigile Fischietto d'oro) organizzate dallo stesso Zelli nelle sedi circoscrizionali e nelle parrocchie forlivesi. E' indubitabilmente lui il forlivese medio.
Mentre Walter sta per suonare il campanello della villetta anni '60 di Casadei (un casolare di campagna anni 60 in via Cerchia, riadattato abusivamente e poi sanato, con l'ulteriore aggiunta di sei box esterni per auto, una piscina gonfiabile, un castello-gioco stile Gommolandia e una piazzola barbecue di duecento metri quadri in cemento), lo staff del leader Pd si accorge che manca il rituale dono di un cabaret di pasticceria sopraffina. 'Compagni e/o amici _ dice Walter rivolgendosi ai forlivesi presenti _ pensateci voi per favore. Procuratemi qualch pasticcino ma anche un buon vino'. La scelta cade su Giuliano Pedulli, ex segretario Ds e parlamentare uscente non riconfermato in lista. Pedulli si sacrifica nell'ingrato compito e torna dopo pochi minuti col dono per la famiglia Casadei: un sacchetto di savoiardi da euro 1,25 e un cartoccio di vino rosso da tavola Ronco.
Ore 20.15. Veltroni fa finalmente il suo ingresso trionfale in casa Casadei, accolto dal capofamiglia in abito da cerimonia grigio con cravatta gialla e fazzolettino rosso che spunta dal taschino. La cena è già pronta e il candidato premier, dopo la rituale consegna dei doni, si siede a capotavola. Alla sua destra c'è Samantah, la primogenita ventenne di Wolmer. Alla sua sinistra il capofamiglia, poi la giovane Deborah e il piccolo Widmer, appena cinque anni ma già 75 chili di floridezza romagnola. In cucina sta trafficando Ana Lucia, sposata da Wolmer durante una lontana vacanza da single a Cuba. La donna, completamente naturalizzata gastronomicamente, propone sei primi con tutte le varianti di condimento dei cappelletti, più un intermezzo di piadina e squaquerone, formaggio di fossa guarnito con salame di mora e spalmato di saba, carne d'agnello di svariate dimensioni e frittura mista di paranza. Totale calorie: quattromila salvo complicazioni. Tra una portata e l'altra Veltroni infila qualche battuta, qualche spot elettorale ad uso delle telecamere presenti (confinate in terrazza a fianco della cassetta dei bisognini del gatto di casa: Hulk, un mostro rosso di dodici chili effetto della castrazione artigianale opera di Wainer, il defunto padre di Wolmer) ma è alla fine della cena che c'è spazio per il vero dialogo. Wolmer gioca la sua carta vincente: il nocino fatto in casa (o meglio in cantina, usando kerosene come additivo). Samantha, che sfoggia un top bianco aderentissimo e un regolamentare piecing all'ombelico, si sporge in avanti per mescere il nocino all'illustre ospite. L'occchio di Walter casca sulla scollatura della ragazza: 'Questo sì che è un bell'esempio di integrazione. La difesa dei valori tradizionale ma anche l'apertura al mondo. L'esaltazione della bellezza ma anche l'orgoglio della castità. L'eleganza ma anche la semplicità....' 'Oh Walter, ora basta, bevi!' lo gela Wolmer. Veltroni si riprende e rilancia: 'Ma vi prego, fatemi tutte le domande che volete, dobbiamo conoscerci meglio...' Interviene il piccolo Widmer: 'Tu sei il sindaco romanista? Io tengo per il Cesena, tié'. Walter cerca allora di superare l'imbarazzo rivolgendosi alla padrona di casa e parlando di Cuba: 'La patria di Fidel, della revolucion, il comunismo tropicale ma anche di Buena Vista Social Club, dei sigari, dei poeti gay dissidenti...Lei non ha nostalgia?'. 'Senti bello, lascia stare _ replica Ana Lucia _ Là facevo la fame, mi toccava fare la pr... periodista, fortuna che ho trovato questo pataca'.
Ma infine lo staff scalpita. E il momento dei saluti, della partenza per un'altra tappa del tour. 'Si può fare!' scandisce il candidato premier alzandosi da tavola con le briciole di savoiardo sulla cravatta. E Wolmer: 'Oh Walter, t'am pis propri... ma perché non ti sei candidato con Berlusconi? Così ti votavo anch'io...'.
Analisi del voto
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