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La simpatica polemica sui numeri della manifestazione romana del Pd ha dei risvolti politicamente, sociologicamente e neurologicamente davvero interessanti. Ieri sul tg di Sky hanno allestito un teatrino vespiano con tanto di immagini satellitari via Google per scandagliare la capienza del Circo massimo. Poi s'è scoperto che c'è da anni una mappatura delle piazze e dei luoghi di ritrovo politici con tanto di posti precisi al millimetro, neanche ci fossero i tornelli di Brunetta. Insomma non erano due milioni ma appena trecentomila, questura dixit. E m'è venuto di un simpatico ufficiale dei carabinieri che in occasione di una rituale marcia nostalgica a Predappio mi assicurò che i presenti erano diecimila. Alla mia obiezione che, a occhio, non erano neanche la metà, si lasciò scappare una confidenza: 'Coi neri raddoppiamo, coi rossi dividiamo per due!'. Stamattina su una tv locale che sovente ospita anche mie indecorose apparizioni, un consigliere regionale di destra ha sfoderato un'inusuale dose di buonsenso ammettendo che sicuramente i marciatori romani del Pd erano più di trecentomila, magari anche un milione, ma non conta perchè si sa che la sinistra è brava a portare la gente in piazza. E i marciatori romani berlusconiani di appena due anni fa? Ma sì, ha detto il tipo, saranno stati anche loro un milione (allora si disse due, ndr) ma è risaputo che la destra fa più fatica a scendere in piazza, quindi valgono di più. Non se ne esce, ci vogliono le primarie anche per le manifestazioni. E magari pure i tornelli.
1 commento:
Si ma questa volta hanno dato i numeri veramente :-)
Di solito la differenza era al massimo di mezzo milione.
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