mercoledì 30 settembre 2009

Non avevo notato la patata...

Segnalo doverosamente il post di Lorenzoc 'Se il titolista è Rocco Siffredi' dedicato con affetto alla pagina delle lettere al Resto del Carlino. Giuro che il titolo citato me l'ero perso, ma la lettura delle lettere dei lettori è un must.

Il Giornale, Libero e il wc

Oggi il Giornale rifeltriano e quel che rimane di Libero polemizzano a nove colonne sulla Rai e la trasmissione della Dandini che ha mandato in onda una burlesca sit-com intitolata 'Lost in wc', ambientata come si capisce nei bagni di Palazzo Grazioli. Ora, la suddetta sit-com (in realtà uno sketch di due o tre minuti) è stato trasmesso a mezzanotte e passa. Poiché le prime pagine di Giornale e Libero compaiono alla stessa ora, se non prima, in una miriade di rassegne stampa televisive, se ne deduce che la polemica è più o meno preventiva. Insommahanno sparato a zero senza nemmeno vedere il programma. O hanno accesso a fonti particolari dei servizi segreti?
P.S. Lo sketch in questione non era né particolarmente cattivo né particolarmente divertente. Insomma roba Rai normale.

mercoledì 23 settembre 2009

Travaglio a pag 1,2,3,4,5. A pag 6 un articolo su Travaglio

Oggi è d'obbligo parlare dell'uscita del Fatto Quotidiano. Dunque stamattina ho speso i miei 1,20 eurini ed ho ritirato il giornale in edicola. Alla mia timida richiesta (c'è sempre il timore che un giornale nuovo non sia stato distribuito bene...) l'edicolante ha risposto bofonchiando. Potrebbe aver detto: 'ecco un altro comunista', oppure 'ecco un altro fan di Travaglio', oppure 'che due maroni un altro giornale che tutti compreranno solo il primo giorno così il secondo il distributore mi manda un sacco di copie ma nessuno lo compra più così mi rimane una catasta di 'rese' che io ho pagato in anticipo ma i soldi non arrivano più...'.
Col giornale in mano, la prima impressione è stata di povertà estrema. Venti paginette in croce, leggerine leggerine, una cartina pessima, colori spenti. Roba così l'ho vista nella Jugoslavia degli anni 80. Vabbè. Squadernato il quotidiano, il timore che fosse un'edizione Travaglio-dipendente è stata pienamente confermata. Per molti questo è un limite, ma d'altra parte chi compra il Fatto penso voglia leggere a iosaTravaglio, dunque tutto va bene. C'è un sacco di cronaca giudiziaria (col simil scoop di Letta inquisito, che poi si scopre che nessuna Procura vuole inquisirlo! Guarda un po' sti giudici comunisti...), di commentini acidi, di solite robe Tremonti-Alfano-Marino-Di Pietro. La grafica è pessima, semplicistica all'inverosimile, da volantino pubblicitario di provincia. In generale il giornale poi è avvolto da un'aria molto referenziale, parla dell'ambiente politico, degli altri giornali, di Travaglio (ancora!) censurato e via di seguito. La pubblicità è minimale. Molto evidente, in testata, quella dei libri di Travaglio.
Un nuovo giornale, libero e combattivo, è sempre una bella notizia. Dunque tanti auguri al fatto Quotidiano e ai coraggiosi giornalisti che lo animano. Onestamente devo dire però che questo giornale non mi pare una rivoluzione e non credo che andrà al di là del suo pubblico di fan. Probabilmente sottrarrà lettori a Repubblica, al Manifesto e a qualcun altro del fronte antiberlusconiano. Dubito che ne raccolga di nuovi. Ma spero di sbagliarmi. Chissà. Magari se Travaglio si prendesse una vacanza...

martedì 22 settembre 2009

A Forlì circola roba potentissima

Stamattina a Forlì i consiglieri del centrodestra hanno lanciato l'idea di un parco tematico del divertimento accanto all'aeroporto Ridolfi. Riassume brillantemente l'Ansa: Fare di Forli' la sede del primo ''Parco tematico del volo'' al mondo. E' il progetto presentato dalla Lega Nord che ora chiede la sindaco della citta', Roberto Balzani, ''un voto, per dire si' o no, per dire se il sindaco crede inquesto grande progetto''.
Ancora l'Ansa assicura che il progetto ha, sulla carta, numeri imponenti:dovrebbe coprire un'area di circa 500 ettari, prevedere non meno di 500 milioni d'investimenti e dare lavoro, direttamente etramite l'indotto, a circa 5 mila persone. Innumerevoli le attrazioni previste nel parco. Tra queste speciali strutture per simulare l'assenza di gravita' e un ristorante sudirigibile. Ma dove realizzarlo? Su questo argomento il centro destra forlivese lascia la palla in mano all'amministrazionecomunale: ''Non vogliamo indicare zone: e' la pubblica amministrazione che deve decidere dove e' meglio realizzarlo,affinche' non ci sia alcun sospetto di speculazione''.

Travaglio autore di un plagio: ecco la prova

"Per quattordici anni, diconsi quattordici anni, la Fininvest ha scippato vari privilegi, complici i partiti: la Dc, il Pri, il Psdi, il Pli e il Pci con la loro stolida inerzia; e il Psi con il suo attivismo furfantesco, cui si deve tra l'altro la perla denominata ‘decreto Berlusconi', cioè la scappatoia che consente all'intestatario di fare provvisoriamente i propri comodi in attesa che possa farseli definitivamente. Decreto elaborato in fretta e furia nel 1984 ad opera di Bettino Craxi in persona, decreto in sospetta posizione di fuorigioco costituzionale, decreto che perfino in una repubblica delle banane avrebbe suscitato scandalo e sarebbe stato cancellato dalla magistratura, in un soprassalto di dignità, e che invece in Italia è ancora spudoratamente in vigore senza che i suoi genitori siano morti suicidi per la vergogna".

Vittorio Feltri dall'Europeo dell'11 agosto 1990 dopo l'approvazione della Legge Mammì

Un po' di ottimismo



Gli schiaffi islamici alla Santanchè e i calci in culo automobilistici a Briatore riequilibrano il senso di giustizia universale dando perlomeno l'illusione che, talvolta, infine si paghi il fio per le feste al Billionaire, i proclami patriottici sui tacchi a spillo e i finti scoop di Novella Duemila. Ci sono motivi, forse, per guardare con fiducia all'avvenire del genere umano.

sabato 19 settembre 2009

Definizioni di giornalisti

Oggi a Roma si doveva tenere una manifestazione per la libertà d'informazione. E' stata giustamente annullata per il lutto afgano (ancora una volta tra i politici c'è grande sorpresa e sgomento per il fatto che ad andare in guerra si muore... cioè gli altri muoiono). Due in particolare si erano scagliati contro questa manifestazione indetta dai sindacati dei giornalisti. Berlusconi che li chiama 'farabutti'. E Grillo che li definisce 'scarafaggi'. Complimenti per la convergenza.

mercoledì 16 settembre 2009

Ho diffamato un bamboccione?

Comincio la giornata in grande spolvero aprendo la raccomandata di un avvocato che mi ingiunge di togliere da un mio modesto blog la foto di un suo assistito. Dice che il tipo non ha mai dato il consenso alla pubblicazione della foto e che perdipiù si ritiene diffamato dal titolo del post e dalla qualifica di 'bamboccione'. Chiedo venia. Non mi ero reso conto che riprendere la foto scattata dal fotografo ufficiale del Carlino nel corso di una manifestazione pubblica (la solita sfilata di nostalgici a Predappio) ad un gruppo di simpaticoni in uniforme repubblichina, rituale saluto a braccio teso e sorriso stampato sul faccione con occhio rivolto al fotografo, potesse configurare il reato di violazione della privacy se non addirittura la diffamazione. Potrei rifiutarmi di adempiere alla richiesta, finendo però in tribunale con le spese legali a mio carico. Alla fine, non c'è storia, il giudice mi darebbe sicuramente ragione. Ma intanto avrei speso soldi e tempo. Non mi pare francamente una battaglia per la libertà, anche se qui sta uno dei nodi della debolezza del giornalismo italiano. Ormai le querele in redazione non si contano: anche se sono fondate sul nulla generano preoccupazioni e spese. Sono diventate un'arma di ricatto o di intimidazione (per l'amor del cielo, non è il caso del mio indecoroso blog) e le proprietà dei giornali preferiscono comunque evitarle, invitando caldamente i redattori ad andarci cauti. Il caso della Rai che ha ritirato la tutela legale a Report è emblematico. Come ha più volte sostenuto il campione di querele Daniele Luttazzi, bisognerebbe introdurre una norma che tuteli anche il querelato: mi chiedi un miliardo di danni? Ok, se hai ragione pago io.Ma se la tua querela è infondata me li dai tu...
Comunque, la foto incriminata sparirà. E pure il post. Anche i bamboccioni in divisa hanno diritto a un po' di privacy!

sabato 12 settembre 2009

La nuova diagnosi dell'urologo Feltri

Torno da un tour a Barcellona, depurato dalla stampa e dalla tv italiane (ma in albergo ci si poteva godere un Montalbano in spagnolo!) e ripiombo nel clima pecoreccio nazionale contraddistinto dalle polemiche sulla Marcuzzi che _ evidentemente recuperata appieno la sua naturale regolarità _ si diletta ora ad ingurgitare salsicciotti in prima serata (prevedo una convocazione a Palazzo Grazioli).

A proposito: noto con piacere che tiene ancora banco la disquisizione urologica sul premer. La grande novità è che il maggiore specialista internazionale del ramo (un professorone direbbero Aldo, Giovanni e Giacomo), cioè Vittorio Feltri, ha cambiato diagnosi. Qualche mese fa su Libero sosteneva che il Cavaliere senza prostata era un vecchietto in disarmo e dunque tutte le accuse di sexual addiction contro di lui erano infondate, ora sul Giornale assicura invece che Silvio è un galletto e non ne risparmia una. Avrà già eseguito la perizia che verrà presentata al processo contro lo sventurata direttora dell'Unità che ha messo in dubbio il vigore presidenziale?

P.S. in Spagna il degrado urbano è l'argomento numero uno (lì Zapatero sta tranquillo e sul Re macho c'è una congiura del silenzio che Berlusconi se la sogna)

venerdì 4 settembre 2009

Ore e ore di tormento in attesa di un'erezione che non fa capolino...

La citazione dell'on-avv Ghedini contro l'Unità per conto di Berlusconi sembra il ritratto degli elettori del Pd dinanzi al loro partito...

martedì 1 settembre 2009

Gli eroi del momento

Tra merda nel ventilatore e presunti froci cattolici, nello scarso pubblico di lettori di quotidiani resta un senso di confusione generale, magari di scandalo frammisto a schifo. In un paese rudemente omofobo come l'Italia il povero Boffo soccombe nel gioco del moralizzatore svergognato (ma perché ciò non accade a Berlusconi? Mah...) e fatta la tara all'entusiasmo delle opposte tifoserie emerge addirittura una qualche considerazione per Feltri. ''Non condivido le sue idee, ma almeno lui è un giornalista con le palle'' si dice al bar (e pure in redazione). Errore (per mancanza di memoria, tipico in Italia). Feltri è un cacasotto come gli altri. Forse peggio. Nessuno si ricorda più che fece nel '97? Dopo due anni di linciaggio contro Di Pietro (scriveva sul Giornale di un suo favoloso tesoro frutto di manovre losche tipo tangenti...), schivò una grandinata di querele con due paginate di pietose scuse, titolate 'Il tesoro non esiste'. E a seguire salamelecchi con Tonino che, sventurato, rispose. E non macellò il Giornale di querele. Se questo è un giornalista con le palle... Fede è un toro.