giovedì 29 gennaio 2009

Terrore nello spazio



Sempre in tema di nonne smutandate, la top news proposta oggi da Google è Sigourney Weaver che in tv fa il verso (involontariamente?) a Sharon Stone e allargando le gambe mostra al mondo intiero che è allergica agli slip. Alla veneranda età di 60 anni. Chi ha assistito alla trasmissione giura di aver visto sbucare le fauci di Alien dal pertugio ombroso.

mercoledì 28 gennaio 2009

Sesso, bugie e ciccia cascante




Povera Madonna, ormai ce l'ha fatta vedere in tutte le salse. E da splendida cinquantenne ovviamente s'era ridotta a un salutare bagno di fotoshop. Poi arriva il solito manigoldo smanettone e butta in pasto alla rete qualche foto scartata e 'nature'. O magari è una nuova operazione per spostare in avanti il mito sex-choc madonnaro?

lunedì 26 gennaio 2009

Tonaca e anfibi

E così il papa tedesco si è ripreso in seno gli scismatici lefevriani, anche quelli che dicono che le camere a gas sono un'invenzione della propaganda demoplutogiudaicomassonica. Non è una questione di fede, dice. Dunque nella Chiesa c'è effettivamente libertà di parola, basta che non si parli di sesso. O meglio, se ne parla ampiamente ma sempre come vuole il papa. Intanto, col ritorno nel grembo papale dei tradizionalisti, finalmente troverà una parrocchia (si sa che c'è carenza di preti, ormai importiamo anche lì gli immigrati) quel simpatico sacerdote sospeso a divinis che si può incrociare spesso a Predappio davanti alla tomba di Mussolini e nei pressi di Villa Carpena a mettere in scena riedizioni della Battaglia del Grano. Lui, in tonaca e anfibi, è davvero un campione della libertà di parola nella Chiesa. Tra un rosario per il Duce e una preghiera per i martiri della Rsi, dice infatti (giuro) che nel 1940 avevamo ragione noi a dichiarare guerra all'Inghilterra, che la battaglia contro il comunismo continua ancora oggi (sarà terrorizzato da Bertinotti, Vendola o Ferrando?) ma soprattutto adora la metafora dell'Aids che corrode la dottrina di Santa Romana Chiesa. E in un crescendo imperioso racconta che effettivamente da Paolo VI in giù molti preti hanno avuto a che fare col morbo del secolo mentre Giovanni Paolo II era nientemeno che un agente del Kgb. Con un papa che in gioventù ha imparato il passo dell'oca si troverà bene di sicuro.

giovedì 22 gennaio 2009

Ciccio Merola, i squisiti polipetti e il profumo dei faraglioni

riceviamo e volentierissimo pubblichiamo:



Sarà un vero e proprio evento targato "Campania" quello che Lunedì 26 Gennaio 2009 vede protagonista l'intero staff del Roy Show Club di Montesarchio all'Old fashion di Milano con la caratteristica cena spettacolo partenopea. Chef, Dj e animazione Roy in versione Old Fashion.
Il patron del Roberto Palumbo ha deciso di esportare quest'idea della cena spettacolo partenopea in tutti i locali d'elitè che ci sono in italia, per far assaporare la vera cucina tipica napoletana. Aperitivo con Fiano di Avellino della Cantina Rocca del Principe, accompagnato da un buon "Tarallo alle mandorle" di Mergellina a seguire antipasti fritti e mozzarella Campana Doc, vari assaggi di primi piatti tipici con la pasta di Gragnano, per secondo peperoni e polipetti alla luciana e per finire i squisiti dessert di Leopoldo e De Risi dal Babbà alla Caprese. Infine come tradizione napoletana un bicchierino di Limoncello di Capri.
Animazione e tante sorprese previste per la one night del 26 gennaio all'Old Fashion che vede alla consolle Milanese i Dj's napoletani Ciccio Merola e Checco Dee e le voci di Gio' Tequila e Danilo Myk.
La vera attrazione della serata pero', sarà il pulcinella napoletano nella persona di Franco Gaetano.
Durante la serata sarà dato ancor di più un tocco campano, con lo spruzzo del nuovo profumo prodotto sull'isola felice, Acqua di Capri di Silvio Staiano, per far sì che anche se solo con il profumo dei faraglioni ritorni in mente a tutti i presenti la fantastica isola di Capri.

martedì 20 gennaio 2009

Ci mancherai, Giorgino!



George W. Bush:

«Sono onorato di stringere la mano al coraggioso cittadino iracheno al quale
Saddam Hussein ha tagliato una mano».

«I nostri nemici non smettono mai di pensare a nuovi modi per far del male all'America e neanche noi...»


«l'Irak è piena di killer spietati e noi lavoreremo con gli iracheni per assicurare il loro futuro...».




da il Giornale

lunedì 19 gennaio 2009

Danni collaterali



Gaza. I bambini palestinesi straziati sono l'immagine di questa guerra. Non la spiegazione né la giustificazione. E nemmeno la bandiera da sventolare in tv. Oltre un certo limite, che il conduttore salernitano ha superato, viene da pensare male. L'Annunziata l'ha detto, magari ha sbagliato le parole, ma la critica ci sta: sennò che l'aveva invitata a fare? La frase di Santoro, invece, è perlomeno una grossa caduta di stile. Stile lite da pollaio. O coltellata alla schiena. O ricerca del facile effetto. L'Annunziata se n'è andata? Sai che scandalo. Sgarbi lo avrebbe aggredito.

venerdì 16 gennaio 2009

Il gran rifiuto di Zelli

L'assessore Zelli dichiara che due-trecento persone gli hanno chiesto di capeggiare una lista civica. Ma lui si è rifiutato. Gli avevano proposto Dovadola?

giovedì 15 gennaio 2009

Errori

Israele bombarda per sbaglio una sede dell'Onu. A New York.

mercoledì 14 gennaio 2009

Intellettuali cinofili



Il pur bravo e simpatico Massimo Gramellini nel suo quotidiano corsivetto sulla Stampa parla oggi dell'esclusione di Gomorra dal novero dei candidati all'Oscar. E mette alla berlina certi 'intellettuali cinofili'. Tipo Mickey Rourke?

martedì 13 gennaio 2009

Sant'Obama



Il Corriere della Sera ha scritto in un sommario: “Obama incontra tutti i predecessori ancora in vita”. Avesse incontrato anche gli altri, quella sì che sarebbe stata una notizia.
da Wittgenstein

lunedì 12 gennaio 2009

No, il sondaggio no! Fa male...



Un consiglio: se vedete sui giornali qualcosa tipo sondaggi, graduatorie, poll o simili, girate al largo. Se li sono inventati. Oppure li hanno appaltati a una società di ricerche che fa lavorare in outsorcing un'agenzia indiana che utilizza sondaggisti vietnamiti e analisti birmani. La prova? Il mitico 'Governance poll 2008' del Sole 24 Ore (insomma la graduatoria del gradimento di sindaci e presidenti di provincia) piazza Nadia Masini al decimo posto in Italia. Il decimo sindaco più amato d'Italia. Col 63% dei consensi. Oh, magari è pure vero (del resto il più amato di tutti è Tosi, quello di Verona che è simpatico come un attacco di dissenteria allo stadio) ma allora come si spiega che la povera Nadia non l'hanno votata nemmeno quelli del suo squinternato partito? E come si spiega (ce lo spieghi per cortesia l'analista interinale birmano del Sole 24 Ore) il fatto che la nostra sindaca ha guadagnato quest'ultimo anno ben 10,5 punti percentuali di gradimento? Quali imprese epiche ha portato a compimento? Dai, la Nadia meritava certo di essere trattata meglio. Dal suo partito e dal Sole 24 Ore.

domenica 11 gennaio 2009

La temibile minaccia islamica su Forlì

Da una parte c'erano i devoti dello shopping, dall'altra quelli di Allah. Non è un incipit ad effetto, di quelli che potrebbe fare un noto quotidiano locale difensore dei valori dell'Occidente (il primo dei quali è ovviamente un bel paio di poppe extralarge pubblicate ogni giorno in terza pagina). E' il quadretto, giuro, che ho visto ieri pomeriggio in piazza Saffi a Forlì. 'Allah akbar' gridavano qualche decina di giovani nordafricani (presumo, non è razzismo, magari c'era anche qualche svedese) in testa al corteo contro i bombardamenti israeliani su Gaza. I coretti non hanno destato grande scalpore, anche se il succitato quotidiano (che, diciamolo subito, non è quello che mi paga lo stipendio e ha il nome di un simpatico cagnolino) s'è inventato una manifestazione offensiva contro Israele. Vabbé si gridava 'Bush e Olmert assassini' ma francamente mi pare il minimo.
Anzi, ritornando alle invocazioni religiose e alla forte presenza di immigrati in una manifestazione di qualche centinaio di persone, la meraviglia vera - con l'aria che tira - è il tono tutto sommato politically correct dell'evento. Sugli striscioni si chiedevano pace e libertà per Israele e Palestina e il documento degli organizzatori - letto al termine della sfilata in piazza - ha condannato chiaramente il lancio di razzi su Israele e la politica di Hamas. I presunti tifosi di Bin Ladin non hanno fiatato. E poi nessuno si è chinato a pregare sulla scalinata di San Mercuriale. Niente bandiere israeliane bruciate. Nessun assalto all'ambasciata (anche perché qui c'è solo l'immaginifico consolato della Slovacchia...). Insomma anche il pericolo islamico forlivese pare piuttosto loffio. Si sono integrati perfettamente nella realtà locale. La Voce (ops, mi è scappato) dovrà farsene una ragione.

venerdì 9 gennaio 2009

Tutto il mondo è paese...

mercoledì 7 gennaio 2009

Il complotto di Alemanno




Si è già parlato in lungo e in largo dell'effetto dirompente che ebbe lo stupro di una donna da parte di un romeno alla vigilia delle elezioni comunali di Roma. Il sindaco Alemanno avrebbe potuto tranquillamente insignire lo stupratore del titolo di suo addetto stampa ad honorem: il risalto del fatto su tutti i media - a partire dal Tg1 riottesco - fu il coronamento di una campagna elettorale giocata con forza estrema sui temi della sicurezza. Col centrosinistra sul banco degli accusati. Ora, a parti ribaltate, ma non in campagna elettorale, lo stupro di una ragazza a Capodanno (oltretutto in una festa organizzata dal Comune!) ha avuto un rilievo marginale sulla stampa nazionale. E il Tg1 l'ha esaurita in dieci secondi.
Il raffronto tra i due episodi e il relativo 'trattamento' mediatico ha scatenato per l'ennesima volta la polemica sull'uso strumentale delle notizie e addirittura sulla manovra mediatico-politica vera e propria. Ora, fermo restando il fatto che l'uso strumentale di notizie è dall'origine del mondo nell'ordine delle cose (e per chi vuol sostenere una particolare tesi, purtroppo, è anche legittimo, altrimenti si dovrebbe ricorrere a un'autorità che vaglia la possibilità di legare singoli fatti a conclusioni generali...), la tesi del 'complotto mediatico' è una stupidaggine che in più oscura anche la verità, magari diversa e pure più negativa. Le diverse fasi politiche della vita nazionale sono contrassegnate dalla capacità dei partiti o degli uomini politici di imporre all'attenzione dell'opinione pubblica determinate questioni e anche parole d'ordine. Focalizzare l'attenzione - in maniera strumentale o meno - su certi temi determina il 'tono' del dibattito politico e costringe persino l'avversario a subire, a giocare sempre sulla difensiva in un terreno imposto dall'avversario e per questo - il più delle volte - perdente in partenza. Nella politica americana sono concetti-base digeriti ormai da decenni. Da noi li ha capiti - bene - Berlusconi. E male Veltroni (che pure ha tentato di applicarli in campagna elettorale, con tutta evidenza i suoi temi non si sono imposti all'attenzione dell'elettorato...). La parte triste della storia - per tornare ai casi di stupro - è che da parte dei media non c'è stato un complotto, ma un semplice adeguamento alle tematiche imposte dal dibattito politico stesso. Invece che contribuire a formare l'opinione pubblica i media (o buona parte di essi) si sono accodati al 'mood' del momento, al sensazionalismo (che editori e direttori ritengono paghi sempre). In sostanza, hanno abdicato alla loro funzione. E anche la prossima volta non ci sarà certo bisogno di complotti.

lunedì 5 gennaio 2009

Crisi, ormai non si salva più nessuno



La crisi globale determina un generale peggioramento della qualità della vita. Anche Kate Moss ha la cellulite.

sabato 3 gennaio 2009

Pluralismo dell'informazione



Mantellini segnala un esempio di scuola di 'pluralismo dell'informazione'. I numeri del fabbisogno dello Stato (raddoppiato rispetto all'anno scorso) dovrebbero essere indiscutibili. E' invece Repubblica (come l'Ansa e gran parte dei media) li presenta come negativi, mentre il Tg5 spande ottimismo a piene mani. Si possono accampare giustificazioni tecniche (come fa il ministro Tremonti) e rassicurazioni sul fatto che non si sforeranno i parametri europei, ma il dato (il peggiore dal 2005) rimane lì come un macigno per chi lo vuol leggere. E non conta mandare in vacca la discussione con la storia che i media confondono i lettori. Non facciamoli sempre più scemi di quello che sono, i lettori.

venerdì 2 gennaio 2009

Buoni propositi per il 2009



... attenti alle multe!