sabato 31 ottobre 2009

Fiducia nella legge

Le marrazzate e la caccia a chiappe d'oro (sarà il solito difensore dei valori tradizionali pescato in calze a rete e tacchi a spillo?) hanno oscurato (ma forse sarebbe stato oscurato lo stesso) l'ennesimo caso simbolo del disastro civile italiano: la misteriosa morte di un ragazzo subito dopo l'arresto. Il tema, dal G8 di Genova in poi, è quello (ad esser moderati) dell'opacità del comportamento delle forze dell'ordine. La fiducia negli uomini della legge dovrebbe essere il bene più prezioso da tutelare per uno stato di diritto che voglia esser realmente tale e per politici che vogliano presentarsi a testa alta davanti ai cittadini. La difesa d'ufficio come un riflesso condizionato e, peggio ancora, il ricorso alla scappatoia della 'mela marcia' sono rivoltanti.

martedì 27 ottobre 2009

Berlusconi-Marrazzo: due casi a confronto



La vicenda Marrazzo-trans-ricatto-dimissioni è ovviamente molto interessante per il parallelo che se ne può trarre a livello politico con la vicenda Berlusconi-escort-ricattabilità-silenzi. In entrambi i casi il rilievo morale fa da velo a più pertinenti considerazioni sulla necessità che un politico debba avere una condotta 'retta' (qualsiasi cosa ciò voglia dire...) soprattutto per salvaguardare le istituzioni e la trans-parenza (ops, scusate, mi è scappato) delle decisioni. Se l'indignazione di sinistra verso il Cavaliere rimane incardinata alle succitate considerazioni morali, la gara è ovviamente persa. Poi, se vogliamo parlare del senso degli affari: Berlusconi spende mille euro per una notte con la D'Addario, Marrazzo cinquemila con Natale, Brenda o bellezze simili...

martedì 20 ottobre 2009

Troppo sesso fa male... all'ufficio grafico



da Repubblica del 20 ottobre, pagina 43

Sempre peggio

L'Italia precipita ancora nella classifica della libertà di stampa di Rsf. Scende dal 44° al 49° posto. Risultato ampiamente atteso, si potrebbe dire. Se non che stonano un po' altre prestazioni: tipo gli Usa che risalgono di botto dal 40° al 20°, merito dell'aria nuova portata da Obama. Che? Lo stesso che berlusconianamente attacca a testa bassa Fox considerandolo alla stregua di un partito? C'è qualcosa che non va, come in tutte le classifiche che vengono tirate da una parte e dall'altra secondo la tifoseria. Rsf non fa eccezione: la graduatoria scaturisce da un questionario sottoposto a associazioni di settore e a giornalisti di tutto il mondo. Logico che le percezioni (diciamo così) siano più incisive della realtà oggettiva. In ogni caso, il disastroso piazzamento dell'Italia è segno di come ci vedono nel mondo. E non è un bel risultato.

Razzismo buono, razzismo cattivo...

Hanno picchiato due ragazze che si stavano baciando perchè nel loro paese, di stretta osservanza musulmana, il bacio ‘omossessuale’ è un reato ed è prevista la lapidazione. E’ successo a Padova, in zona Portello, dove un gruppo di maghre bini ha usato le ma niere forti contro due ragazze che si scambiavano effusioni: ne ha scaraventa ta una a terra e l’ha ricoperta di improperi. Il fatto è riportato sul Corriere Veneto: “Al nostro paese queste cose vengono punite con la lapi dazione”, avrebbe sibilato uno dei tre nordafricani in faccia alla ragazza lesbica dopo averla spinta a terra. Il tutto è successo a due passi da un bar noto per essere “gay friendly” : a chiamare la polizia una terza donna, che ha assistito alla scena.
Fonte: BresciaOggi

Lucia commenta:
non per essere razzisti, però questi vengono nel nostro paese e vogliono dettare le loro leggi??!!! ma stiamo scherzando??

venerdì 16 ottobre 2009

Il giudice dai calzini azzurri

Giornali e tv usati come randelli sul nemico di turno? Suvvia, è sempre avvenuto. Tutto questo stracciarsi le vesti per le bordate di Repubblica su Berlusconi e del Giornale e Libero su Scalfari (e compagnia cantante) è decisamente stucchevole. Bisogna ammettere però che Canale 5 è andata un passo avanti. Ha lanciato come 'esclusive' le immagini del weekend di riposo del giudice che ha sbancato Mediaset sul Lodo Mondadori. E lo ha ripreso in atteggiamenti definiti 'stravaganti'... Ho seguito il video con apprensione, in attesa di veder spuntare una velina in topless, un Topolanek nudo sotto la doccia, ma nulla. Si vede solo il tipo che fuma una sigaretta impaziente in attesa di andare dal barbiere, si siede su una panchina e accavalla le gambe mostrando calzini azzurri... che stravaganza. Aspetto con ansia la reazione di Annozero: una ripresa di Ghedini che fa la spesa, un'immagine esclusiva di Bondi che parcheggia in sosta vietata, Fede che si gratta sotto la cintura Gibaud...

lunedì 12 ottobre 2009

Pregate un po' come vi pare

Qui a Forlì si discute della richiesta della comunità islamica di realizzare una nuova moschea. Pare che tutto il dibattito si esaurisca in titoloni a effetto sui giornali locali. Con una sceneggiatura largamente prevedibile. La sinistra è favorevole secondo (l'ovvio) principio che ognuno deve essere libero di pregare come vuole (strano che questo suoni strano a chi si dice religioso). La destra si oppone agitando il pericolo di infiltrazioni estremistiche. E questo è un tema assolutamente da non sottovalutare, visto che (ovviamente) i centri di cultura islamica sono il luogo naturale dove la predicazione religiosa può tramutarsi facilmente in proselitismo politico. La conciliazione sarebbe possibile se non ovvia, come in tutti i paesi normali. Si autorizza una chiesa (o una moschea) perché l'espressione del credo religioso è un diritto fondamentale dell'individuo, senza condizioni o timori preventivi. Poi si controlla e, nel caso, si punisce. Ai politici resta la responsabilità di non fare demagogia e non aizzare i peggiori istinti razzisti.

martedì 6 ottobre 2009

Ricicciami questa



Beata ingenuità! Una volta, nel corso di una visita scolastica in redazione, un mio collega si è sentito domandare da un piccolo alunno: 'Ma perché voi giornalisti mettete sempre delle 'x' in fondo agli articoli che scrivete sul giornale''. Panico. Come rispondere alla domanda più scomoda sulla professione giornalistica? Ci provo io. Il giornalista scrive in uno spazio ben determinato all'interno del giornale (non è che può scrivere tanto o poco a suo gusto, scrive tanto quanto gli è stato richiesto... se esagera gli tagliano il pezzo) ma talvolta, pur inventando o facendo poesia pura, non riesce ad arrivare al completamento del suo spazio (è raro, ma avviene). Allora schiaffa in fondo all'articolo una o due righe di 'x' fino a 'compensare' il pezzo. Insomma, fino a raggiungere la lunghezza desiderata dal caporedattore (e dal rigoroso sistema editoriale, al computer non si comanda). Il pezzo così 'chiude', cioè può essere rilasciato per la tipografia e dunque pubblicato sul giornale di carta. E' ovvio che non può uscire così: starà al poligrafico (l'impiegato ex tipografo, tanto per intenderci) dare gli arzigogolati comandi al computer per allargare il 'corpo' dell'articolo e riempire dunque il fatidico spazio eliminando le 'x'. (Dice: ma perché non lo fa direttamente il giornalista? Perché i due, giornalista e poligrafico, usano lo stesso sistema editoriale, ma il primo non dispone di alcuni comandi per via di vetuste regole sindacali che servono a preservare il secondo dall'estinzione). Ora penserete: ma il direttore, il caporedattore, il caposervizio o un passante qualunque (insomma quello che dovrebbe ricontrollare il lavoro del giornalista) non si accorgono di nulla? Certo, nell'improbabile ipotesi che qualcuno ricontrolli l'articolo (ormai la velocità di lavorazione dei giornali è tale che i pezzi vengono pubblicati praticamente senza filtro, e se ne vedono i risultati) penserà che tocca al poligrafico completare l'opera. E riovviamente quest'ultimo, una volta su due ad esser generosi, non si accorgerà minimamente di quello che gli passa sotto gli occhi (ogni redazione è piena di aneddoti in questo senso: dal titolo 'Il poligrafico è un finocchio' che non desta il minimo interesse, alla richiesta, subito esaudita, di pubblicare sul giornale una lista di nomi che altro non è che l'elenco del telefono...).
Il magma della posta elettronica e delle agenzie, col loro quantitativo industriale di notizie (si fa per dire) sempre disponibili, ha risolto il problema? Insomma, si pensa, c'è talmente tanta di quella roba che l'unico problema è tagliare... Errore, il sonno della ragione continua a generare mostri, come dimostra il ritaglio sopra: un lancio d'agenzia sbattuto on line prima di essere completato e addirittura preceduto dalla probabile indicazione del caporedattore: RICICCIARE, insomma lavorare un po' questa materia prima e poi schiaffarla nelle news del sito... Poi dice che i bloggers parlano male dei giornalisti.

visto in pazzoperepubblica

sabato 3 ottobre 2009

Siamo tutti scarafaggi

'Siamo tutti farabutti' dice lo slogan dell'odierna manifestazione per la libertà di stampa. Ci sono tutti, meno Grillo. Perché non è il protagonista?