giovedì 11 marzo 2010

A domanda rispondo



La scenata del Cavaliere a un cronista freelance (tale Carlomagno che, a quanto pare, aveva già fatto girare gli zebedei in conferenza stampa a Pannella, Violante e D'Alema) suscita qualche considerazione sparsa e non univoca. Intanto l'Uomo (il Cav.) colpisce per il suo linguaggio ironico anni Sessanta, da Commendatore in pensione: per un maestro dell'immagine come lui è uno scivolone spia del decadimento oppure è una scelta oculata sulla base dello stato mentale medio dell'opinione pubblica italiana? Eventualità entrambi sconcertanti.
Poi: possibile che in conferenza stampa questi (del Pdl) ammettano cani e porci? I porci col tesserino da giornalista va bene, sono lì per lavorare (almeno qualcuno) e quindi ha ragione il Cav. (davvero) quando dice che un disturbatore disturba prima di tutto quelli (pochi) che devono lavorare. Ma i cani, insomma i disturbatori, gli intrusi, i casinari tipo quello che si affaccia dietro i collegamenti del Tg1 e una volta prese un calcio in diretta dal mitico Frajese? L'ufficio stampa del maggior (?) partito italiano non è in grado di tenerli a bada? Detto questo: se uno (che magari non ha teoricamente diritto appieno) lo fai entrare, almeno rispettalo e rispondi alle sue domande. Mica sei davanti al pm...

P.S. il ministro della difesa che fa il buttafuori è l'emblema di un paese ormai fuori controllo, pronto per il commissariamento da parte dell'Unione europea

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