sabato 16 maggio 2009

C'è sempre qualcuno da rimandare a casa sua



I tabelloni elettorali della placida Forlì rigurgitano dei soliti tristissimi manifesti-santino coi soliti tristissimi faccioni sorridenti. Il più creativo e borderline, seppur con una grafica naive stile copiaincolla, appare il candidato sindaco repubblicano Lauro Biondi. Il simpatico esponente del partito che inalbera come simbolo una foglia di marijuana è da sempre, tra i politici, uno dei miei amici più cari. Stavolta però mi verrebbe da rimproveragli la retorica anti-immigrati che ormai scavalca a destra pure la Lega (ecumenica a tal punto da candidare Francesco Aprigliano, calabrese purosangue e rappresentante di Alleanza meridionale). A bacchettare Biondi ci ha pensato però l'assessore comunale Palmiro Capacci (rifondarolo) che da sempre coltiva una vena satirica. Il manifesto biondista taroccato e commentato è il parto del suo CCCP (comitato di contro propaganda)

Nessun commento: