sabato 31 ottobre 2009

Fiducia nella legge

Le marrazzate e la caccia a chiappe d'oro (sarà il solito difensore dei valori tradizionali pescato in calze a rete e tacchi a spillo?) hanno oscurato (ma forse sarebbe stato oscurato lo stesso) l'ennesimo caso simbolo del disastro civile italiano: la misteriosa morte di un ragazzo subito dopo l'arresto. Il tema, dal G8 di Genova in poi, è quello (ad esser moderati) dell'opacità del comportamento delle forze dell'ordine. La fiducia negli uomini della legge dovrebbe essere il bene più prezioso da tutelare per uno stato di diritto che voglia esser realmente tale e per politici che vogliano presentarsi a testa alta davanti ai cittadini. La difesa d'ufficio come un riflesso condizionato e, peggio ancora, il ricorso alla scappatoia della 'mela marcia' sono rivoltanti.

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