mercoledì 22 luglio 2009

Arrestato non perché è negro ma perché ha alzato la voce

Sul Corsera di carta odierno sparano, fin dalla prima pagina, dell'arresto di un illustre cattedratico afroamericano scambiato per un ladro poiché aveva forzato la porta di casa propria, non riuscendo piu' ad aprire la serratura al ritorno da un viaggio. Un caso clamoroso di razzismo nell'America di Obama! Poi leggi bene e capisci che il tipo deve aver risposto per le rime a un solerte poliziotto che era stato chiamato da una vicina di casa preoccupata. L'articolista dice che il prof nero ha mostrato i documenti e ha spiegato di essere in casa sua. Ma magari lo ha fatto alzando la voce. O forse al poliziotto irlandese gli girava male... Vai a saperlo, magari è razzista davvero. In ogni caso non lo ha arrestato perché lo ha scambiato per un ladro ma con l'accusa di 'resistenza a pubblico ufficiale'. Con l'aria che tira, razzismo a parte, poteva accadere anche in Italia. Senza tirare in ballo Obama.

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