sabato 4 luglio 2009

Esame del dna in diretta tv?

Una delle prime regole da imparare in una redazione giornalistica è che bisogna essere sempre pronti a buttare nel cestino il lavoro appena fatto. Perché, guarda un po', le notizie hanno il vizio di succedersi una dopo l'altra e magari la stessa notizia ti cambia sotto gli occhi proprio mentre la stai scrivendo. In tv la rincorsa delle news è ovviamente ancor più frenetica che nei giornali. Ma per economizzare spesso vediamo i conduttori che lanciano un servizio un po' datato e poi lo aggiornano in diretta. Discutibile, ma può accadere. Il limite però c'è. Ed è quello della cialtroneria. Abbondantemente superato dal tg2 di oggi. La conduttrice delle 13 ha mandato in onda un servizio sullo stupro a Roma, un pezzo chiaramente di ripresa che aveva come unico appiglio d'attualità l'ipotesi che l'episodio avesse un legame con una precedente violenza, prefigurando l'ombra dello stupratore seriale. Alle fine del servizio la conduttrice ha ripreso la parola e con nonchalance ha detto che la comparazine del dna ha dato il risultato bomba: l'autore degli stupri è lo stesso uomo. Ora, a meno che l'esame scientifico non sia stato effettuato in una succursale dei Ris nella redazione del Tg2, è plausibile che il risultato fosse noto ben prima della messa in onda del servizio. Non era il caso di eliminare un servizio già ampiamente superato dagli eventi? Una conduzione meno ingessata del Tg avrebbe forse permesso di evitare una figura così burocratico-cialtronesca.

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