giovedì 9 luglio 2009

Il menu del G8

Il G8 è uno spasso per i giornalisti stranieri: visitano un luogo ameno, sbertucciano liberamente un leader politico che gode del 106 per cento di gradimento, ricevono graditi omaggi (si sono pure azzuffati per ritirare l'accappatoio in microfibra, magari avrebbero desiderato pure il 'president parka' disegnato dal Cavaliere e il librone su Canova con copertina in marmo, peso 24 kg circa), insomma una festa continua alla faccia dei terremotati. Certo, gli altri, i leaders, non sono da meno: mangiano, bevono e fanno finta di discutere qualcosa di serio (tanto l'accordo sui missili tra Usa e Russia l'hanno fatto prima, i tagli alle emissioni in atmosfera sono pie intenzioni e i soldi all'Africa chi li vedrà mai... Berlusconi docet). Insomma, è tutto un teatrino. Magari qualcuno potrebbe uscire dal coro e scriverlo nero su bianco. Dire qualche parola di verità e di dignità. Ad esempio: il menu della cena romana di Michelle Obama e figlie è un orrore: pasta all'amatricana, alla carbonara e alla bolognese. Gli spaghetti alla bolognese (almeno in Italia) non esistono!

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