martedì 14 ottobre 2008

Vogliamo i Lagunari di quartiere

Superato finalmente il tabù dell'utilizzo dell'esercito ai fini dell'ordine pubblico (innovazione che ci mette alla pari con società democratiche avanzate come Colombia, Kirghizistan e Papua-Nuova Guinea), si potranno ora aprire importanti opportunità di utilizzo dei nostri baldi militari in svariati ambiti. Già vedo fioccare le proposte di legge da parte di parlamentari di ogni schieramento. In vista della stagione estiva si potrebbe infatti pensare ad operazioni anfibie per combattere l'inquietante fenomeno delle vendite i borse taroccate in spiaggia. Allo stesso tempo, con evidente risparmio di uomini e mezzi, le forze armate vigilerebbero anche sull'incauta balneazione post prandiale da parte dei soliti turisti tedeschi satolli e alticci. La preparazione specifica, l'equipaggiamento tecnologico e le riconosciute capacità mimetiche consentirebbero inoltre ai nostri validi Incursori di essere dislocati nei parchi pubblici, pronti a sventare attentati alla virtù di accondiscenti minorenni da parte di brufolosi e intraprendenti coetanei. Contro il fenomeno degli immigrati satiri che importunano italiane di ogni età e taglia si potrebbe pensare all'utilizzo di ronde notturne di aitanti soldatesse friulane (è lo stesso principio degli agenti provocatori dell'Fbi). E infine, contro le stragi del sabato sera, perché non schierare in forze sulle strade le nostre truppe corazzate? L'evidente gap di velocità negli inseguimenti verrebbe perlomeno equilibrato dalla capacità di resistenza agli urti con i Suv.

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