giovedì 6 novembre 2008

Ci metto la firma

Nella piccola e tranquilla Forlì non ci facciamo mancare nulla! Siamo alle prese con una baraonda di primarie che neanche Obama e Hillary... Un cataclisma nel sonnolento Pd: il sindaco uscente Nadia Masini sfidata dal prof mazziniano Roberto Balzani che, essendo sotto i cinquant'anni, per la politica forlivese è un giovanissimo. E infatti ha impresso alle primarie uno sprint che ha scombussolato la nomenklatura Pd. Serate pubbliche frizzanti, grande partecipazione. ''Ma se sono sempre gli stessi duecento che si porta dietro da una parte all'altra'' tuona (giuro che il nome non l'ho inventato io) Widmer Valbonesi, poeta e musicista nonché, per hobby, segretario regionale del Pri. La botta, evidentemente, l'hanno sentita anche a destra, dove Balzani può insidiare il voto repubblicano e non solo, non essendo certo tarato dall'etichetta di ex comunista. Nadia Masini, che ultimamente è diventata a Forlì il sacco delle botte (pare che gli altri siano tutti vergini...), gode però di un solido consenso tra gli umarells del partito e delle sezioni. Poi è in ripresa anche nella società civile, dove mobilita falangi di giovani, donne, agricoltori, imprenditori, artisti, sportivi. Insomma tutte le categorie rigorosamente allineate con la loro firmina. Balzani fa altrettanto e le redazioni dei quotidiani locali sono diventate succursali dell'anagrafe: tutti lì a compulsare i nomi, quello sta con quello, quello sta con quell'altro, quello manca ancora. Però è divertente dai, e l'alternativa del centrodestra per ora è nebbia. Meno male che qualche giornale s'è inventato l'immortale giochino ''scegli il tuo sindaco, compila il tagliandino''.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Eh già, quelli che firmano, quelli che mancano e...... quelli (di destra) che aspettano ?

Anonimo ha detto...

Non può esistere una vera opposizione a Forlì. Spiego: dopo 60 anni di governo di sinistra (il "centro" lo levo per ovvi motivi), troppi sono gli interessi in comune tra gli esponenti della destra e della sinistra; favori, piaceri, connivenze, permessi, hanno tolto la possibilità di creare una vera opposizione. Chi si sporca le mani col rischio di rimetterci nei propri interessi personali? Io la vedo così.

echesi ha detto...

Mah, intanto a Forlì la sinistra non governa da sessant'anni ma 'appena' da trenta ;-)
dunque l'alternanza in verità c'è stata
a questa storia dei favori delle connivenze che bloccano il ricambio ecc poi ci credo relativamente (è vero però che gli interessi, specie quelli edilizi, passano sopra le divisioni partitiche)
il problema, banalmente, è più complesso: a Forlì c'è una maggioranza storica di sinistra, inossidabile a quasi tutto (a parti invertite, avviene così altrove) e il cosiddetto centrodestra non è capacità di far breccia in un elettorato di sinistra che pure è scontento, e allora preferisce sventolare le sue bandierine, menarla con la storia degli ex comunisti e bla bla bla senza rischiare nulla per tenersi quello spicchio di rendita di posizione che garantisce qualche seggio in comune, il controllo del partito, il posto in Regione, la speranza del colpaccio con l'elezione in Parlamento... IMHO

Anonimo ha detto...

Che più o meno è quello che ho scritto io... o no?
Cambiare il voto??? Ma scherzi? Qua digeriscono anche la cacca se gliela propinano i compagni. Magari mugugnano, ma poi inghiottono. Hai presente la barzelletta dell'asino che... "e svulàza" ;-)

Anonimo ha detto...

io ho 200 tagliandi prima che scada li porto tutti

chesi stoner sindaco

solo perche tratta di rendita di posizione meglio di ricardo

w chesi w la figa TM
(lo slogan)